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Pillole di salute per i fumatori

gennaio 2020

Smettere di fumare 1 mese prima di un’operazione chirurgica diminuisce del 20% le problematiche legate alla ripresa post operatoria.

Si sa che i danni legati al fumo sono molteplici e spesso non si considerano le ulteriori complicanze che i fumatori possono incontrare dopo essersi sottoposti a operazioni chirurgiche; il tabacco compromette le normali funzioni cardiache e polmonari e rallenta il processo di guarigione.
Ma dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) arrivano notizie confortanti: se i fumatori smettono di fumare 4 settimane prima di essere operati, hanno rischi inferiori di complicanze post operatorie e diminuiscono anche i rischi legati all’anestesia.

“La nicotina e il monossido di carbonio – scrive l’Oms – entrambi presenti nelle sigarette, possono ridurre i livelli di ossigeno e aumentare notevolmente il rischio di complicanze cardiache dopo l’intervento chirurgico. Il fumo di tabacco danneggia anche i polmoni rendendo difficile il passaggio della giusta quantità di aria, aumentando la possibilità di complicanze post-chirurgiche. Il fumo distorce inoltre il sistema immunitario del paziente e può ritardare la guarigione, aumentando il rischio di infezione nel sito della ferita. 
Fumare solo una sigaretta riduce la capacità del corpo di fornire i nutrienti necessari per la guarigione dopo l’intervento chirurgico”

Si consiglia pertanto nei pazienti fumatori di cercare ritardare gli interventi minori sino ad arrivare a 4 settimane senza fumo, sapendo di ottenere migliori risultati nel processo di guarigione.